mercoledì 1 giugno 2016

Carlo Magno

Salve a tutti.Sono Carlo magno,fondatore della scuola palatina e oggi vi spiegherò alcune delle mie riforme.
Dunque;per dare un’unità al mio vasto impero,pensai che fosse necessario educare intellettualmente, moralmente e religiosamente i popoli barbari che lo componevano. A tale scopo mi dedicai con ogni cura alla diffusione delle scuole e modificai radicalmente i metodi e gli ordinamenti scolastici. A quei tempi l’insegnamento aveva carattere religioso: vi erano scuole episcopali e parrocchiali nella città, e scuole monastiche presso i conventi. Tuttavia l’insegnamento non aveva basi sicure, perché allora solo in Inghilterra esisteva un centro di studi che si valeva di una lunga tradizione scolastica.
Per effettuare il mio vasto piano di riforma, feci venire presso di me, dall’Inghilterra, Alcuino,che emanò i capitolari sull’organizzazione delle scuole ed elaborò un programma di studio che si diffuse in tutte le scuole, episcopali e claustrali, e rimase invariato per tutto il Medioevo,

Il programma comprendeva le sette arti liberali, distinte in «trivio» (grammatica, retorica, dialettica) e in «quadrivio » (aritmetica, geometria, astronomia, musica), a cui poi si aggiunse la medicina.
Insieme completavamo la cultura nelle scuole superiori con lo studio della teologia. Sotto la direzione di Alcuino, fu costituito un centro di studi nel palazzo stesso dell’imperatore ad Aquisgrana: la scuola palatina o scuola di palazzo. Accanto ad essa esisteva una piccola accademia, dove il latino classico era la lingua preferita.Io chiamavo studiosi, letterati, uomini di cultura da ogni paese.
Successivamente, sul modello della scuola palatina, furono fondati nuovi centri di studi, dove i maestri stessi composero preziosi manuali scolastici, che gli amanuensi (scrivani) copiavano in numerosi esemplari, per distribuirli nelle diverse scuole dell’impero.


Baraldi, Brinzila, Ausanio

Stalin

Io sono nato nel 18 dicembre del 1878 e sono morto nel 5 marzo del 1953.

Adesso vi parlerò di come era la scuola sovietica nei miei anni di vita.

in base al censimento del 1897, soltanto il 22% della popolazione sapeva leggere e scrivere: tra le donne la percentuale scendeva al 12%. nel 1920 il tasso di alfabetizzazione era salito al 54% sebbene rimanesse ancora ridotto per alcuni gruppi etnici. l’eliminazione dell’analfabetismo era il compito principale della nuova politica di promozione dell’alfabetizzazione detta likbez . questa prevedeva l’istruzione obbligatoria per i bambini e l’istituzione di scuole per adulti. la campagna del likbez produsse i migliori risultati fino al 1939, quando il tasso di alfabetizzazione toccò l’87,4 nella filosofia dell’istruzione nel sistema dell’ex Unione sovietica furono preservate alcune convenzioni di origine zarista come: la scala di valutazione su cinque livelli, un ambiente formale e una dura disciplina in classe e uniformi scolastiche standard, come il vestito nero con colletto bianco per le ragazze e la camicia bianca con pantaloni corti neri per i ragazzi. Come metodologia di insegnamento, agli studenti russi veniva sempre svelata la risposta corretta senza però spiegare le ragioni per cui tale risposta era esatta. l’autorità dell’insegnante era assoluta e indiscutibile: gli insegnanti trasmettevano informazioni standardizzate e gli studenti dovevano memorizzarle passivamente. l’istruzione era inflessibile e pervasa dall’ideologia marxista-leninista che prediligeva la collettività piuttosto che l’individuo. Il sistema d’istruzione sovietico era fortemente centralizzato e controllato dal governo centrale che imponeva un curriculum standard di studio. questo assetto offriva anche alcuni vantaggi, tra cui: la possibilità di accedere all’istruzione per tutti i cittadini, standard accademici elevati e un posto di lavoro garantito al termine della formazione. L’Unione sovietica si fondava sulla dedizione completa del popolo allo stato, all’addestramento militare e alla formazione specializzata nel campo dell’ingegneria, delle scienze naturali e di quelle sociali. le discipline scientifiche hanno conosciuto uno sviluppo particolarmente rapido fino al 1945, principalmente per soddisfare il fabbisogno di armi ad alta tecnologia durante la guerra fredda. Un sistema centralizzato stava a significare che il contenuto dei corsi, la scala di valutazione e il numero di crediti erano i medesimi in tutte le scuole dell’Unione: in ogni regione erano presenti autorità locali composte da una serie di amministratori scolastici e di ispettori preposti al monitoraggio dei curriculum, degli standard accademici e dei metodi d’insegnamento. Sistema d’istruzione pre-scolare e scolastico nell’ex Unione sovietica facevano parte del sistema pre-scolare gli asili nido - per i bambini dai 6 mesi ai 3 anni - e le scuole materne - per i bambini dai 3 ai 6 anni. il sistema scolastico era composto dalla scuola primaria e da quella secondaria. dal 1981, l’obbligo scolastico è stato fissato a 10 anni di scolarità complessiva, mentre nelle repubbliche baltiche è stato portato fino ad 11 anni. 

Caleffi, Zahidi