Mi sono
inscritto nella scuola reale di Linz, ero un allievo problematico e dal rendimento non
certo brillante: faticavo ad integrarmi, a studiare e ad avere un rapporto
armonico con studenti e professori. lasciai
la scuola a sedici anni. Nel 1906 ebbi il permesso di visitare Vienna, ma non
sono riuscito ad ottenere l’ammissione nella prestigiosa scuola d’arte. Durante
i miei anni a Vienna formai dei
pregiudizi sugli ebrei, sull’interesse per la politica e le sulle capacità
oratorie.
Una volta
che ho ottenuto il potere,ho deciso di riorganizzare l’istruzione in Germania. Per
far diventare i ragazzi tedeschi dei veri Nazional Socialisti al cento per cento,
ho deciso di istituire il Corpo Ausiliari dove vengono ammorbiditi, per sei, sette mesi... Dopodiché,
qualunque coscienza di classe o di status sociale possa essergli ancora
rimasta... se ne occuperà la Wehrmacht [l'esercito tedesco]. A partire dagli
anni '20, il Partito Nazista considerò la gioventù tedesca un obiettivo
speciale dei suoi messaggi propagandistici. Quei messaggi insistevano sul fatto
che il Partito costituisse un movimento particolarmente adatto ai giovani, in
quanto fortemente dinamico, dalla mentalità elastica e che guardava al futuro
con ottimismo. Milioni di giovani Tedeschi, inoltre, vennero conquistati dal
Nazismo sia all'interno delle classi scolastiche che attraverso le attività
extracurricolari. Inoltre, le autorità tedesche proibirono la costituzione di
nuove organizzazioni giovanili. e la Gioventù Hitleriana La Gioventù Hitleriana
e la Lega delle Giovani Tedesche furono gli strumenti principali che i Nazisti
usarono per plasmare le convinzioni, il modo di pensare e le azioni della
gioventù in Germania. leader dei giovani pianificavano e controllavano
attentamente le attività da svolgere e organizzavano eventi per diffondere la
propaganda. In seguito ad un ulteriore trasloco della famiglia, Adolf visse per
sei mesi nei pressi di un grande monastero benedettino. Nello stemma del
convento figurava in posizione assai visibile una svastica.
Bonini, Cantadori, Okang